Vogliamo che i nostri figli siano felici e sappiamo che, nella vita, un po’ di grinta ci vuole. Sembra spesso che le due cose siano in contraddizione ma non è così.
Basta non esagerare nell’offrire un ambiente eccessivamente comodo. E poi, soprattutto la determinazione si può insegnare. Come?
Non facendo riferimento al dovere, cosa che molto spesso i genitori fanno, ma facendo riferimento alla passione. Tuo figlio ha una passione? Aiutalo a coltivarla con regole e determinazione. Perchè la forza di volontà, la determinazione ha due componenti fondamentali: la passione e la perseveranza. La prima è personale e intima, la seconda invece è la parte che può essere coltivata e appresa.
Cosa dice la ricerca?
Secondo Robert Eisenberg, che lavora all’università di Houston, la perseveranza si coltiva dando compiti duri. Due popolazioni di topi con le stesse caratteristiche genetiche possono sviluppare comportamenti di perseveranza molto diversi a seconda del tipo di addestramento ricevuto. Eisenberg propone ad un gruppo una ricompensa – in genere cibo – ottenuta attraverso 20 ripetizioni di una singola azione e ad un altro gruppo dopo 2 ripetizioni. Dopo un periodo di addestramento con questo esercizio ai topi viene proposto un compito difficile. I topi che sono stati addestrati ad avere più difficoltà per ottenere il cibo sono più abili nei compiti successivi di quelli che hanno avuto “la vita facile”. Anche se sono compiti di altra natura. Geoffrey Canada la pensa nello steso modo e propone una variante molto più adatta ai bambini!
Geoffrey Canada è uno scienziato sociale: si occupa di bambini che crescono in situazioni disagiate, per favorire uno sviluppo pieno del loro potenziale di crescita. Non si comporta come Eisenberg con i topi, facendoli lavorare duro per poter mangiare. Fa una cosa ancora più bella. Li fa lavorare duro per la loro passione: che sia ballare o giocare a basket non ha importanza. Parte da lì per sviluppare i loro comportamenti di perseveranza. Nella convinzione – abbastanza dimostrata – che se accetti la fatica da qualche parte poi la saprai usare anche per il resto della sua vita. E i dati gli stanno dando ragione!
Non coltivare troppo il talento
Il vero ostacolo, per strano che possa sembrare, è il talento. Abbiamo una cultura che dà estrema importanza al talento e rischia di sottovalutare l’importanza dell’impegno. Per quanto una persona sia talentuosa nessuno può fare a meno di esercitarsi. Ne sono un esempio gli sportivi o i musicisti. Quando li vediamo in gara rimaniamo estasiati dal loro talento e crediamo che sia un miracolo, frutto di una fortunata coincidenza tra struttura fisica e condizioni ambientali. In realtà dietro ci sono tantissime ore di allenamento o una vita passata a studiare.
Ho odiato ogni minuto di allenamento ma mi dicevo, soffri ora ma vivi il resto della vita come campione! Muhammad Alì
Coltivare la determinazione
Allora cosa dobbiamo fare per coltivare la perseveranza e quindi la determinazione?
Angela Duckworth si occupa proprio di questo essendo stata prima un’insegnante e poi una ricercatrice. E propone un percorso ben delineato. Ecco i punti principali:
- Dai l’esempio. Ognuno in famiglia deve dimostrare la propria determinazione. Non possiamo chiedere determinazione se noi siamo i primi a non esserlo. Scegliamo un compito difficile per ognuno di noi e dimostriamo che non molliamo subito, alla prima difficoltà.
- Non permettere l’abbandono. Non permettiamo ai bambini di abbandonare le attività quando non riescono. Facciamoli arrivare alla conclusione naturale delle cose. facciamogli “finire il mese” se abbiamo pagato la palestra o il libro che hanno iniziato a leggere. Dopo potranno cambiare e scegliere qualcosa di diverso ma non coltiviamo l’abbandono.
- Non sovra-stimoliamoli. Troppi stimoli aumentano la distrazione e quindi diminuiscono la perseveranza. Diamo un tempo limitato per i video giochi, non facciamoli stare ore alla televisione o ore in ambienti rumorosi. Diamo un ritmo alle loro giornate.
- Coltiviamo i loro gusti: può darsi che a noi farebbe piacere che danzassero e invece vogliono giocare a pallone. Che leggessero e invece amano correre. Non interferiamo con i loro gusti. Facciamoli coltivare con regole ciò che amano. Questo permetterà loro di sviluppare determinazione in qualcosa che amano e poi potranno usarla anche per le cose che non amano ma sono necessarie.
- Facciamoli stare in squadra. L’esempio degli altri è importante: essere troppo competitivi non aumenta la determinazione ma è un ostacolo per la perseveranza perchè perdere fa venire voglia di abbandonare. I giochi di squadra, i lavori di gruppo, accettare la condivisione, essere meno egocentrici aiuta ad imparare dagli altri, soprattutto se il gruppo è un buon gruppo. Fai attenzione che non sia un gruppo che coltiva la distrazione.
- Offri pratiche semplici. La mindfulness è un ottimo modo per coltivare la determinazione: offre pratiche semplici, da fare in gruppo e da ripetere quotidianamente. perchè la perseveranza non si impara in un attimo!
Bibliografia di riferimento
Angela Duckworth, Grinta
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