In questo periodo molti cari sono lontani, magari capita di sentirsi spaventati o preoccupati per la loro salute. Magari ci manca il loro contatto fisico e i loro abbracci.
La meditazione dell’abbraccio ci aiuta a portare l’attenzione a qualcosa che spesso abbiamo dato per scontato (soprattutto quando era ancora molto a portata di braccia). Sarebbe bello avere una persona disposta a praticare con noi. Possiamo renderla partecipe oppure praticare silenziosamente. Se stiamo passando questi strani giorni da soli, possiamo cogliere l’occasione per regalarci un abbraccio.
- Mettetevi in piedi di fronte a un familiare/convivente. Guardate la persona negli occhi (se gli adulti sono troppo alti possono inginocchiarsi).
- Studiate con lo sguardo ciò che vedete: come sono gli occhi, il viso, il sorriso…guardatelo/a come se fosse la prima volta.
- Abbracciatevi lentamente e con delicatezza, notate le sensazioni fisiche di contatto e le emozioni e l’energia che producono al vostro interno.
- Restate abbracciati per almeno tre respiri.
- Al primo respiro siamo consapevoli di essere vivi, al secondo respiro siamo consapevoli che l’altra persona è viva, con il terzo respiro siamo felici e grati di stringerla tra le braccia.
Tratto da “Semi di felicità: coltivare la consapevolezza insieme ai bambini” di Thich Nhat Hanh
Picture by Flickr
©Daniela Rosadini, 2020
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