Questa permanenza a casa sta diventando più lunga di quando avremmo potuto prevedere. Per tutti, ma ancor più per i genitori, può diventare una situazione di forte stress ed esaurimento. Il lavoro di Susan Bögels, che si può approfondire nel testo “Mindful Parenting, per costruire una relazione consapevole con i nostri figli” , aiuta, anche nei momenti difficili, a recuperare il piacere della cura.
La cura degli altri e la cura di sé
Susan Bögels ci permette di vedere con chiarezza la connessione tra prenderci cura degli altri e prenderci cura di noi. Con il Mindful Parenting impariamo a bilanciare questo delicato equilibrio. Prendersi cura degli altri, se ci dimentichiamo di noi stessi, rischia di esaurirci fisicamente ed emotivamente. Coltivare cura e compassione nei nostri confronti è un prezioso antidoto che riduce questo rischio.
Prendersi cura di sé stessi, soprattutto nei momenti difficili, non è semplice. Alcuni pensieri potrebbero metterci i bastoni tra le ruote: “Perché dovrei dedicarmi questa mezz’ora di yoga quando c’è la persona X che potrebbe aver bisogno di me?”. Altre volte, invece, non ci accorgiamo neanche che abbiamo dei bisogni, ci tiene insieme l'”inerzia”, costituita da una grande quantità di stress e di cortisolo. E così andiamo avanti come dei burattini mossi da fili invisibili seguendo una lista infinita di “cose da fare” senza essere veramente presenti ai nostri cari e a noi stessi.
Ricostruire sentieri
Se da piccoli abbiamo sperimentato genitori che non erano sufficientemente presenti o affidabili, la cura di sé diventa ancor più centrale: non abbiamo imparato con l’esempio a “prenderci cura”. Sarà più difficile muoversi fluidamente in questi territori, perché nella nostra esperienza non sono disegnati sentieri facilmente percorribili che ci aiutano a orientarci. Allora dovremmo ricostruire qualche pezzetto di strada: imparare a darci uno spazio di ascolto e a riconoscere i nostri bisogni, imparare a soddisfarli, imparare a permetterci di godere di queste possibilità.
Non è egoismo è un atto di amore
La verità è che prenderci cura di noi stessi è fondamentale per avere le risorse che ci permettono di prenderci cura di chi abbiamo accanto. E’ un dono che facciamo, non solo a noi stessi, ma anche ai nostri figli, ai nostri partner, ai nostri genitori anziani e al mondo intero.
Quanto siamo più disponibili quando siamo centrati e in equilibrio con non noi stess?
Nancy McWilliams, psicoterapeuta, si è occupata molto dell’importanza dell’auto-cura, e, grazie ad un’attenta revisione della letteratura scientifica, afferma che: “contrariamente a quanto è stato inculcato a molti di noi, il comportamento altruistico non è incompatibile con un atteggiamento di cura verso sé stessi”, anzi “coerentemente con i recenti studi empirici sulle soddisfazioni di vita, le azioni altruistiche più sincere dipendono da un alto grado di rispetto verso sé stessi.”
E così impariamo a diventare genitori di noi stessi. Sediamoci in nostra compagnia, sintonizziamoci sui nostri bisogni, ascoltiamoli e diamoci spazio. Proprio come facciamo con i nostri bambini.
Nel suo libro Susan Bögels propone, tra gli altri, anche questo esercizio:
Quali sono i miei bisogni?
Fermati e chiediti: “Come mi prendo cura di me come genitore?” (Fisicamente, mentalmente, emotivamente, a livello relazionale e spiritualmente?)
Scrivi la risposta su un foglio di carta, ad esempio: “Mi sveglio presto ogni mattina, medito e mi dedico del tempo per fare una bella colazione da sola. Chiedo al mio partner di aiutarmi. Leggo libri sulla genitorialità”.
“In quali nuovi modi posso pensare di prendermi cura di me come genitore?” (Fisicamente, mentalmente, emotivamente, a livello relazionale e spiritualmente?)
Risposta: Posso essere più in sintonia con le emozioni e sensazioni corporee mentre faccio le cose con i miei figli. Se mi capita di sentirmi in difficoltà, posso chiamare un amico.
Se non sai prenderti cura di te stesso e della violenza che ti porti dentro, non sarai in grando di prenderti cura degli altri.
Occorre avere amore e pazienza per poter davvero ascoltare un compagno o un figlio. Se sei irritato non puoi ascoltare.
Devi saper respirare con consapevolezza, accogliere la tua irritazione e trasformarla.
Thich Nhat Hanh
Tratto da:
Susan Bögels, “Mindful Parenting, per costruire una relazione consapevole con i nostri figli”, Enrico Damiani Editore
Nancy McWilliams, “Psicoterapia Psicoanalitica”, Cortina Raffaello Editore
©Daniela Rosadini, 2020
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