Pratica di mindfulness e regolazione dell’attenzione
Spesso diciamo ai bambini di “stare attenti” senza spiegare loro cosa intendiamo e senza insegnare loro come si fa. Anche noi adulti non sempre sappiamo cos’è l’attenzione e, anche quando ne conosciamo la “definizione teorica”, spesso non sappiamo come sostenerli nel rafforzarla.
La mindfulness ci viene in aiuto. Questa pratica, che significa letteralmente “prestare attenzione a ciò che accade nel momento presente, momento dopo momento, senza giudicare”, permette di conoscere e rafforzare due tipi di attenzioni. L’attenzione focalizzata, che ci aiuta a concentrarci, tenere a bada le distrazioni e realizzare un obiettivo immediato; e una più aperta, ricettiva, fonte di creatività e regolazione emotiva. La prima è un’attenzione tipo “fascio di luce”: un raggio definito, stabile e concentrato, che illumina solo un oggetto. La seconda si chiama “attenzione diffusa” ed è come un fascio di luce più grande, che illumina un’esperienza complessa e in via di cambiamento.
Grazie all’esercizio di colorare consapevolmente possiamo iniziare a conoscere e coltivare consapevolmente entrambi i tipi di attenzione.
Colorare è un’attività quotidiana per i bimbi ma, svolta con un’attitudine diversa, può diventare uno strumento utile per:
- condividere con mamma e papà un momento divertente, educativo e rilassante
- condividere delle parole con cui parlare della propria attenzione
- allenare l’attenzione e soprattutto la capacità di ritornare attenti dopo una distrazione.
Quello che la maggior parte delle volte ci sfugge è l’importanza, non tanto di restare attenti senza interruzioni, ma di tornare attenti dopo una distrazione e di saper monitorare questo processo raffinato.
Quante volte abbiamo ripetuto ai bambini “non distrarti, stai attento”! Ma e’ impossibile non distrarsi! Tuttavia possiamo a aiutare i bimbi a diventare abili osservatore di ciò che accade dentro di loro: “Caspita, ho notato che la tua attenzione è andata via! Dov’è finita?”….”Ok, ora possiamo riportarla a colorare insieme alle tue mani!”
Colorare con consapevolezza
- Stampa i mandala o i disegni da colorare che più piacciono ai tuoi bambini. Non dimenticare di stamparne uno anche per te! Per trovarne alcuni clicca qui.
- Tira fuori pennarelli, matite o pastelli colorati.
- Mettiti insieme ai tuoi bimbi intorno al tavolo, ognuno con un disegno. Cura gli spazi in modo che vi aiutino a coltivare concentrazione e calma. Curate le vostre posture: puoi raccontare ai tuoi bimbi che serve essere calmi e attenti come una ranocchia per quest’attività. La ranocchia sa essere tranquilla e silenziosa ma anche lavorare sodo nel suo stagno. E la ranocchia, per stare bene attenta, deve tenere la schiena dritta e la testa su. Per stare attenta per un po’ di tempo deve anche sentirsi abbastanza comoda, se no si stanca presto di lavorare. Troviamo una posizione dove possiamo stare abbastanza svegli e abbastanza comodi allo stesso tempo.
- Introduci i concetti di “àncora”, concentrazione e distrazione ai bimbi.
- L’àncora sono le sensazioni nel corpo legate al colorare: cosa succede nelle mani quando si inizia a colorare? Si tendono, si muovono, toccano con la carta. Facciamo tanta attenzione…e scopriamo che se stiamo in silenzio scopriamo un sacco di cose in più. Com’è la carta? Liscia, ruvida? Calda o fredda? E se stiamo proprio attenti e silenziosi…potremmo scoprire che le matite sulla carta fanno anche un rumore!
- Prima o poi ci succede che ci distraiamo: ci passa un pensiero per la testa o ci troviamo direttamente a dirlo. Ci viene sete o magari ci ritroviamo già in piedi con la bottiglia in mano. Oppure ci troviamo a sbagliare o ad andare fuori dai bordi. Ma niente paura, se ce ne accorgiamo siamo appena tornati consapevoli di dov’è finita la nostra attenzione!
- Riportiamo con gentilezza l’attenzione e le nostre mani sul foglio.
- Continuiamo ad esplorare ciò che arriva dalle mani, dal corpo, dagli occhi e dalle orecchie. Facciamo un capolavoro consapevole!
Nella foto mi vedete alla prese con un mandala…mandateci anche i vostri capolavori 🙂
A domani!
Immagina d’essere un bimbo che, sdraiato sulla schiena con lo sguardo rivolto al cielo senza nuvole, faccia bolle di sapone con un anello di plastica. Non appena la bolla si stacca, l’osservi mentre s’innalza nel cielo, e così facendo sposti l’attenzione dalla bolla al cielo. Mentre osservi la bolla, questa scoppia, ma l’attenzione per un attimo rimane là dove c’era la bolla. Ecco, in quell’attimo la consapevolezza si posa nello spazio vuoto. – B. Alan Wallace
© Daniela Rosadini, 2020
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