Quando arriva la mattina di giochi di mindfulness, il nostro studio gioisce della presenza di tanti bimbi, ciascuno unico e speciale. Alcuni entrano silenziosi, in punta di piedi, quasi avessero paura di disturbare. Altri esordiscono con saluti a piena voce, spavaldi, come se ci conoscessimo da una vita.
Dopo un saluto alla mamma o al papà (o a chi per loro) e un po’ di trambusto, eccoci pronti. Siamo seduti tutti in cerchio, nella nostra grande stanza accogliente. Ci guardiamo l’un l’altro come animaletti curiosi che si scoprono per la prima volta. Le presentazioni (giocate, ovviamente) sono d’obbligo!
Torniamo presenti
Niccolò, che i primi due minuti i bambini guardano con un po’ di circospezione (forse perché ha la stazza di una montagna), toglie i piccoli cimbali che ha attorno al collo e li suona con delicatezza. Invita tutti ad ascoltarne il suono il più attentamente possibile: con le orecchie, con il corpo, con la mente e con il cuore. Mentre questo svanisce invita i bambini a chiudere gentilmente gli occhi….
“Ora che siamo qui portiamo attenzione al respiro, all’aria che entra nel corpo e all’aria che esce dal corpo. Possiamo mettere una mano sulla pancia e l’altra sul petto. Ascoltiamo il respiro che ci muove: la pancia si gonfia e si sgonfia. Per ascoltarlo al meglio proviamo a stare in silenzio, e prestiamo attenzione pienamente al respiro nella pancia. Ora ci spostiamo un po’ più in su e vediamo se lo sentiamo anche nel petto, scopriamo se il petto si alza e si abbassa. Restiamo in ascolto del nostro respiro fino a quando non sentiamo di nuovo il suono della campana…”
Ecco qua, dopo due o tre minuti è finita la nostra prima breve pratica della mattina.
E ora un giro di condivisioni…”Com’è andata?”, chiede Niccolò.
Di solito le risposte sono le più disparate: “Bene”. “E’ stato divertente”. “E’ stato un po’ difficile”. “Mi sono rilassato”. “Avevo fame”. “Pensavo a mio fratello con la febbre”. “Mi è venuto sonno”.
Ma, quasi sempre, qualcuno chiede: “A cosa serve?”
La mente nel vaso: un inizio scintillante!
Qui entra in gioco Daniela, con i glitter e le metafore. Un barattolo trasparente arriva nella mani di ciascun bambino e Daniela custodisce i brillantini e gli altri magici ingredienti. Dopo aver riempito ciascun barattolo con la pozione miracolosa (metà acqua calda, metà colla trasparente e brillantini a più non posso), e dopo averlo chiuso stretto stretto, i bambini sono a bocca aperta di fronte ai loro capolavori!
Ma le domande ora sono due: “a cosa serve l’esercizio di prima?” e “a cosa serve questo bellissimo barattolo?”
Sembra un pasticcio, ma non lo è affatto! Ecco che Daniela inizia a parlare..
“La nostra mente è proprio come questo barattolo pieno di brillantini. Proviamo a scuoterlo tutti insieme. Ecco, questo è quello che succede nella nostra mente quando siamo agitati, stressati, preoccupati o molto arrabbiati. Vedete? I brillantini rappresentano i pensieri e le emozioni che girano, girano, all’impazzata. A volte ci troviamo proprio in situazioni un po’ difficili…Ma se fermiamo il barattolo, e lo lasciamo riposare un po’ cosa accade? I brillantini pian piano rallentano e scendono verso il fondo, depositandosi lì. Questo è proprio quello che ci aiuta a fare la Mindfulness: ci permette di osservare quello che ci succede dentro, senza farci trascinare dalla nostra tempesta interiore e, pian pianino, ci può aiutare a ritrovare la calma!”
Le facce sono incuriosite e un po’ stralunate, forse è meglio ripetersi, Daniela aggiunge: “Riproviamo a scuotere tutti insieme? Ora stop! Sdraiamoci a pancia in giù sul pavimento, mettiamo il barattolo davanti a noi e osserviamo scendere i brillantini verso il fondo. Quando il corpo si calma anche la mente piano piano lo segue, così come succede ai brillantini nel barattolo. Ogni volta in cui vi sentite un po’ stressati, arrabbiati o su di giri per qualcosa potete utilizzare il vostro vasetto, per aiutarvi a trovare la calma..”
Questo è solo l’inizio! Vuoi sapere qualcosa di più sulle nostre attività?
Vieni alla serata di presentazione dei nostri programmi che si terrà lunedì 15 gennaio alle ore 20.30 in via Innoncenzo Frugoni 15/2,
oppure iscrivi il tuo bambino al nostro prossimo incontro di giochi di mindfulness, sarà la mattina di sabato 20 gennaio.
© Daniela Rosadini, 2018
Foto by Flickr FriesTheBat
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